DIETA FODMAP E SUE CARATTERISTICHE

FODMAP è l’acronimo che sta per “ Fermentable Oligosaccharides, Disaccharides, Monosaccharides and Polyols”, ovvero oligosaccaridi , disaccaridi , monosaccaridi fermentabili e Polioli.

Questi composti sono  generalmente conosciuti come “zuccheri fermentabili” ,  rappresentano quella categoria di zuccheri che vengono assorbiti male e fermentati nell’intestino dal microbiota , provocando malessere e disagio , alcune volte di carattere sintomatologico nell’individuo.

La fermentazione è un processo naturale , che ha sede nell’intestino , e avviene a causa della trasformazione degli alimenti.

Alcune volte può assumere carattere fastidioso e provocare disturbi sgradevoli.

È correlato a questo anche la sindrome del colon irritabile.

Gli oligosaccaridi , i disaccaridi e i monosaccaridi sono glucidi, una classe di composti organici contenenti idrogeno e ossigeno.

Queste sono le principali molecole di riserva energetica che costituiscono anche le componenti di struttura delle cellule.

Sono i composti organici più abbondanti in natura.

I carboidrati più semplici sono gli zuccheri , tra questi assume  particolare importanza il glucosio , coinvolto nei processi di fermentazione e di respirazione cellulare.

I monosaccaridi rappresentano la principale fonte di energia per gli organismi.

Dall’unione di due monosaccaridi , con l’eliminazione di una molecola di acqua , si ottiene un disaccaride , ad esempio il saccarosio , generato dall’unione di glucosio e fruttosio , il lattosio, costituito da glucosio e galattosio , ed il maltosio , formato da due molecole di glucosio.

Gli oligosaccaridi sono costituiti dal legame di più monosaccaridi , in numero inferiore a 10, un esempio sono i trisaccaridi.

Gli oligosaccaridi comprendono i GOS ( galattoligosaccaridi) che includono raffinosio e stachiosio, che spesso si trovano nella buccia delle leguminose , e i fruttani invece presenti nella frutta , che non venendo digeriti dall’uomo sono poco assorbiti nell’intestino e quindi finiscono nel colon , dove vengono fermentati dai batteri .

I polioli fanno riferimento invece a sorbitolo, mannitolo, xilitolo, maltitolo etc.

Zuccheri ai quali è stato aggiunto un gruppo ossidrile , rendendoli inassorbibili e difficili da digerire .

Nella maggiore questi sono utilizzati nell’industria alimentare come edulcoranti a causa del loro potere dolcificante fino a 100 volte maggiore di quello dello zucchero , correlato ad un basso contenuto calorico .

COSA è LA DIETA FODMAP

È una pratica alimentare che prevede da prima l’eliminazione e poi la reintroduzione graduale di tutti gli alimenti contenenti queste sostanze , per un periodo temporale di 2/4 settimane , in modo che ci sia una remissione dei sintomi , monitorando durante la reintegrazione la sintomatologia intestinale , per poi arrivare alla fase di mantenimento in cui tutti gli alimenti verranno riammessi e consumati.

Un approccio alimentare volto non al dimagrimento ma al trattamento di tutta una serie di disturbi e disordini gastrointestinali per i quali , sin dai tempi più antichi , si è sempre utilizzata l’alimentazione come base di partenza .

Questo è stato proposto da Gibson e Sheperd della Monash University di Melbourne , i quali si sono basati sull’ipotesi che la genesi di molti disturbi possa essere fatta risalire alla distensione del lume intestinale causata da un gruppo di carboidrati che presentano alcune caratteristiche comuni quali le piccole dimensioni , l’essere osmoticamente attive , in grado quindi di richiamare liquidi nel lume intestinale , e l’essere scarsamente assorbite e  fermentabili dai batteri intestinali.

L’accumulo di questo materiale nell’intestino , in soggetti particolarmente sensibili , può portare all’aumento di liquidi e alla produzione di gas , con tutti i disturbi che possono conseguirne .

La scansione prevede 3 fasi distinte : la 1° fase , quella di eliminazione , che prevede la riduzione al minimo di tutti gli alimenti contenenti FODMAP , monitorando sempre la regressione di sintomi nel paziente.

Durante questa fase si prevede la riduzione quindi di :

frutta ( pesche , cachi, cocomero, mele , pere e fichi ) , verdura ( piselli, fave , carciofi, aglio, scalogno ), cereali ( pane , pasta , derivati del frumento, orzo e derivati, segale e derivati ) , legumi ( lenticchie , ceci e fagioli ), frutta secca oleosa ( pistacchi e anacardi ) , fibre e supplementi ( inulina e FOS) , alimenti contenenti lattosio , fatta eccezione a prodotti caseari stagionati in cui il contenuto in lattosio è nettamente ridotto ( panna , gelati, dolci al latte, latte fresco , yogurt , ricotta , mascarpone , fiocchi di latte e tutti i formaggi freschi ) , dolcificanti ( agave , sciroppo di glucosio-fruttosio) , succhi di frutta e concentrati di frutta .

Altri alimenti in questa fase devono essere assunti con moderazione e non in concomitanza con altri che hanno un contenuto in FODMAP moderato , tra questi la melagrana, il pompelmo, gli asparagi, il cavolfiore , i finocchi , i piselli, il mais, le mandorle , le nocciole , il burro, le albicocche, lo zucchero da cucina , la melassa e lo sciroppo d’acero.

La 2° fase , quella di reinserimento, prevede invece che gli alimenti esclusi vengano reintrodotti gradualmente in modo da individuare come e in che modo questi provochino fastidi all’individuo.

Infine, la 3° fase che , sulla  base dei risultati ottenuti dal monitoraggio della 1° e 2° fase, prevede l’instaurare una dieta ricca e variata , per il mantenimento dell’individuo , con la reintegrazione parziale o totale di tutti gli alimenti , per quanto possibile , facendo attenzione alla frequenza e alle quantità somministrate .

CHI SI APPROCCIA ALLA DIETA FODMAP

Gli individui che si approcciano a questa alimentazione sono quelli  sono quelli che maggiormente soffrono di IBS  “Irritable bowel syndrome “ , sindrome dell’intestino irritabile ,altrimenti detta del colon irritabile.

Questo è un disturbo che interessa moltissime persone e che negli ultimi anni , ha allargato lo spettro d’incidenza.

È un disturbo della funzione intestinale caratterizzato da dolore addominale , correlato a cambiamenti dell’alvo, in senso stitico o in senso diarroico , e con segni di meteorismo e alterata defecazione.

È importante non confonderla con patologie intestinali motorie , alterazioni anatomiche ( es. sindrome dell’intestino corto ) processi infiammatori , neoplasie , intolleranza al lattosio  e celiachia. La IBS  può essere causata da alcuni fattori ricorrenti come la predispozione genetica , alcuni antigeni alimentari , allergeni, farmaci o precedenti episodi infettivi acuti a carico del tratto gastrointestinale.

Un altro elemento potrebbe essere l’ipersensibilità viscerale , ovvero un’acuta percezione  dei normali processi fisiologici connessi alla digestione.

Quali siano i fattori scatenanti non è del tutto chiaro me è indubbio che il profilo psicologico del paziente giochi un ruolo fondamentale nella patogenesi , uno dei fattori potrebbe essere per esempio lo stress psicofisico.

La messa a fuoco negli ultimi anni del ruolo dei FODMAP ,nel creare i sintomi tipici della IBS,  ha portato la comunità medico scientifica a concludere che una restrizione/ regolazione dei FODMAP all’interno della dieta permette di alleviare, in un numero alto di pazienti, numerosi disturbi (specie gonfiore , dolore e diarrea ) .

In corso di diarrea , la frequenza delle scariche può essere diminuita appunto riducendo l’assunzione alimentare di  fruttosio , sorbitolo e mannitolo.

Questi ultimi due, presenti soprattutto come dolcificanti di caramelle e gomme da masticare .

MISUNDERSTANDINGS

Alcune sostanze , che non vengono consentite da questo protocollo, svolgono un ruolo fondamentale invece nel benessere dell’individuo, tra cui per esempio l’inulina, che nonostante sia un oligosaccaride , come tutte le fibre , non digeribile per l’uomo, possiede caratteristiche nutraceutiche rilevanti .

Infatti grazie alla sua capacità di favorire la digestione è capace di regolarizzare la funzionalità intestinale .

L’aspetto più interessante sta proprio sul fatto che è capace di elevare la percentuale di bifidobacteria nella flora microbica intestinale, diminuendo contemporaneamente la densità dei batteri nocivi , appartiene pertanto alla classe di prebiotici .

Questa per l’appunto viene impiegata in ambito nutrizionale per migliorare l’attività dell’alvo, per migliorare l’assorbimento intestinale di calcio e magnesio , per la sua attività metabolica utile nel ridurre il rischio di ipercolesterolemia ed iperglicemia e per le sue proprietà protettive nei confronti di patologie tumorali come il carcinoma del colon.

Dall’idrolisi enzimatica dell’inulina si ricavano i cosiddetti FOS ( frutto-oligosaccaridi) che hanno proprietà prebiotiche anch’essi.

Sono utilizzati come regolarizzanti intestinali , sia per l’azione formante massa, sia per l’attività sul microbiota, come supporto digestivo in caso dispepsia , come integratori utili in corso di dismetabolismi , come rimedi utile a ricostruire una flora intestinale adeguata dopo terapia antibiotica e come integratori utili nel riassorbimento di minerali .

Meno caratterizzate , ma particolarmente interessanti , sarebbero anche le potenziali funzioni dei FOS in quanto agenti immunomodulanti , antibatterici e protettivi nei confronti del cancro al colon retto .

PARALLELISMI E CONCLUSIONI

Si parte dal presupposto che una corretta alimentazione dovrebbe fare a meno di tutti quei prodotti eccessivamente processati , trasformati e addizionati a sostanze chimiche , non naturali.

Nel tempo l’uomo si è adattato ai cambiamenti ricorrendo principalmente all’alimentazione per sopperire alle esigenze energetiche , e quindi per la sopravvivenza.

Sulla base di fonti certe possiamo quindi affermare che per vivere bene si può fare a meno di snack , brioches e fat-food in generale.

Il problema alla base del benessere non è costituito solo da una cattiva alimentazione ma anche da una cattiva gestione della vita .

Ormai sessanta milioni di persone al mondo soffrono di stress e ansia ,e si stima che nel 2040 queste possano addirittura arrivare a 110 milioni.

Solo in Italia  sono 800 mila .

Disturbi non solo provocati da abitudini scorrette ma anche da una vita frenetica e dalla tecnologia sempre più predominante .

Tutti questi fattori contribuiscono in maniera complessiva a danneggiare la salute dell’individuo che sempre più sottovaluta i rimedi più antichi e naturali.

Un parallelismo di dovere è quello con la paleo dieta, perché il messaggio alla base di questo regime alimentare è proprio il tentativo di evitare gli alimenti processati che nuocciono alla salute per portare invece l’attenzione su alimenti sani e naturali .

L’addizionare ad un’alimentazione sana  l’attività motoria e sportiva è di fondamentale importanza per alleviare tutte quelle sintomatologie da stress , che nella maggior parte dei casi portano l’uomo al consumo di  farmaci e integratori non naturali.

La meditazione , sottovalutata e non del tutto conosciuta , svolge un ruolo fondamentale , per esempio.

Uno stile di vita “paleolitico “ contribuisce a condurre una dieta sana , a divenire indipendenti dal consumo di zucchero , a ridurre tutti gli alimenti processati , a rafforzare il sistema immunitario, a migliorare la qualità del sonno e ad aumentare l’energia muscolare , grazie alla grande quantità di proteine assunte.

Quello che ci rovina è l’aver perso di vista le  reali esigenze psico-fisiche dell’uomo  , esigenze naturali , quello di cui avremo realmente bisogno in quando esseri viventi , a discapito di tutto quello che il progresso ci ha portato a credere.

Ringraziamenti: Articolo scritto da Claudia Di Cuzzo

 

Fonti:

FODMAP: la dieta contro il Colon Irritabile | Auxologico

Dieta Fodmap i cibi da evitare | Nutrizionista Tommasini (mauriziotommasini.it)

Dieta FODMAP: esempio di menù e lista degli alimenti | Ohga!

Fodmap e sindrome del colon irritabile, facciamo chiarezza (fondazionecmt.it)

Irritable bowel syndrome – Diagnosis and treatment – Mayo Clinic

 

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