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FAME EMOTIVA E COPING

Si definisce “fame emotiva o nervosa “ uno stimolo non nato da una reale esigenza fisiologica, tuttavia generato da un impulso psicologico che spinge l’individuo a mangiare , anche quando , non c’è un reale motivo.

Questo genere di problema e’ strettamente correlato alla difficoltà nella gestione delle proprie emozioni.

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BEN COTTO, MA NON TROPPO

La verità occulta delle Lobby dell’industria alimentare europea.

È comune preferire il cibo stracotto perché più è croccante, più è abbrustolito e più è considerato allettante e goloso.

Ma tutte queste caratteristiche celano una tetra realtà. Concretezza che, invece di conferire utilità al cibo, lo rende pericoloso per la salute del consumatore. L’entità dell’elemento capace di compromettere la sicurezza del prodotto alimentare è l’ACRILAMMIDE.

COS’ È L’ACRILAMMIDE, E IN CHE MODO SI FORMA?

L’acrilammide è una sostanza genotossica , potenzialmente cancerogena, i cui siti preferenziali sono il sistema nervoso, capace di causare polineuropatie comunemente conosciute come “malattie dei nervi”  (malfunzionamento simultaneo dei nervi periferici), ed il sistema riproduttivo.

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UNA MUFFA NEL TUO CAFFÈ!

La maggior parte delle persone è sorpresa di apprendere che ci sono più sostanze chimiche nel loro caffè che in una farmacia.

Spesso da alcune sostanze tipo la caffeina, ci aspettiamo che forniscono l’incremento prestazionale che tutti cerchiamo.

Tuttavia,  all’interno di quel complesso di mix di sostanze chimiche, anche nelle birre di alta qualità, più aromatiche e più saporite ,possono nascondersi composti naturali più cancerogeni che l’uomo conosca.

Questo post parla di una tossina muffa che si trova comunemente nel caffè chiamato Ocratossina A, e di cosa può fare per la tua salute e le tue prestazioni.

CHE COS’È L’OCRATOSSINA? DOV’È UN PROBLEMA?

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AFLATOSSINE: UN RISCHIO SOTTOVALUTATO

Il 2 agosto 2012 la 9a Commissione permanente si è riunita per votare la risoluzione sulla “Questione inerente alla valutazione dell’impatto delle micotossine sulla filiera agroalimentare del grano duro” (nr. 398).
Dopo qualche settimana dall’approvazione all’unanimità della risoluzione, il 14 settembre 2012, il “Dipartimento della sanità pubblica veterinaria, della sicurezza alimentare e degli organi collegiali per la tutela della salute” del Ministero della Salute, invia alle Regioni, alle Province autonome, al Comando dei carabinieri, agli Istituti zooprofilattici e alle Associazioni di categoria un Comunicato dal titolo: “Contaminazione da aflatossine nei mais e nella catena alimentare”.

In pratica il Ministero avverte che “le recenti condizioni climatiche verificatesi in Italia caratterizzate da una prolungata siccità estiva hanno determinato un’accresciuta contaminazione da aflatossine nelle produzioni di mais 2012, oltre i limiti fissati dalla normativa comunitaria”.

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